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Secondo quanto riferito, i pubblici ministeri australiani hanno archiviato la causa di Andrew Forrest contro il gigante della tecnologia Meta per la comparsa di annunci di truffe crittografiche con il suo volto su Facebook. Questo sviluppo rappresenta un duro colpo per il miliardario australiano, che è determinato a garantire che Meta sia ritenuto responsabile di aver presumibilmente consentito a malintenzionati di promuovere truffe crittografiche utilizzando la sua immagine.
Le autorità australiane respingono il caso di Forrest per prove insufficienti
Nel febbraio 2022, Andrew Forrest ha avviato la sua prima causa contro Meta, sostenendo che la società con sede nella Silicon Valley non era riuscita a impedire alle pubblicità truffa su Facebook di utilizzare la sua immagine e il suo nome. Con l’approvazione del procuratore generale del Commonwealth Michaelia Cash, Forrest, che è anche il secondo uomo più ricco d’Australia, ha potuto sporgere denuncia penale contro la società tecnologica come privato.
Il magnate minerario, che possiede il 37% del gruppo Fortescue Metals, ha affermato che Meta ha commesso tre reati contro le leggi antiriciclaggio australiane poiché non hanno implementato le misure richieste contro i criminali che usano il suo volto per pubblicizzare truffe crittografiche per frodare ignari utenti australiani.
Tuttavia, secondo un recente rapporto di Reuters, i pubblici ministeri australiani hanno ora ritirato la causa di Forrest contro l’impresa di social media, citando la mancanza di prove credibili per continuare a perseguire le accuse penali in questione. Questa decisione è stata rivelata venerdì da un portavoce del direttore della pubblica accusa del Commonwealth.
Commentando questo sviluppo, Andrew Forrest ha espresso molto disappunto, descrivendo l’archiviazione del caso come una “tragedia” per le vittime innocenti che erano state defraudate dei loro sudati guadagni da questi schemi crittografici. Meta ha invece affermato che la lotta alle truffe online è “complessa”, ma ha ribadito il proprio impegno contro questa minaccia nel tentativo di proteggere continuamente i propri utenti.
Andrew Forrest mantiene la carica contro Meta dopo la battuta d’arresto
Nonostante le autorità australiane abbiano chiuso questo caso, Andrew Forrest rimane fermo nel perseguire Meta poiché ha una causa separata contro il colosso della tecnologia in California che affronta le stesse questioni.
Sebbene Meta abbia presentato una petizione contro questo caso sostenendo che le leggi statunitensi non possono ritenere le piattaforme online responsabili del loro utilizzo da parte di clienti o terze parti, Forrest sostiene che tali leggi sono efficaci solo all’interno dei confini degli Stati Uniti. Il miliardario australiano rimane deciso ad acquistare questo caso alternativo negli Stati Uniti, affermando che tra aprile e novembre 2023 sono state trovate oltre 1.000 pubblicità di truffe crittografiche su Facebook.
In generale, le truffe legate alle criptovalute rimangono un problema noto nel settore degli asset digitali. Secondo i dati della società di sicurezza Immunefi, nel primo trimestre del 2024 sono andati persi 14,67 milioni di dollari a causa di frodi e truffe. Tali cifre evidenziano la necessità di uno sviluppo continuo e necessario di misure di sicurezza blockchain più innovative ed efficaci.
Total crypto market valued at $2.348 trillion on the daily chart | Source: TOTAL chart on Tradiingview.com
Immagine in primo piano da ABC, grafico da Tradingview
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