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NUOVA DELHI: Professore di Harvard Avi Loeb ha proposto un’interessante teoria sui viaggi degli UFO, suggerendo che potrebbero esserci visitatori extraterrestri che vi navigano dimensioni nascoste, potenzialmente sbloccato dalla ricerca presso l’acceleratore di particelle del CERN. Secondo Loeb, queste dimensioni sono rilevabili solo attraverso acceleratori di particelle ad alta energia come il Large Hadron Collider (LHC) del CERN, che sonda le fondamenta del nostro universo ricreando condizioni simili al Big Bang.
L’ipotesi di Loeb, dettagliata nel documentario “The Paranormal UFO Connection”, presuppone che le civiltà aliene, forse miliardi di anni avanti nei progressi tecnologici, potrebbero utilizzare ingegneria della gravità quantistica per attraversare queste dimensioni nascoste. Questo metodo ridurrebbe significativamente la probabilità di collisioni nello spazio, offrendo un passaggio senza soluzione di continuità attraverso il cosmo, afferma un rapporto del Daily Mail.
Il concetto di viaggiare attraverso dimensioni extraspaziali apre nuove prospettive sul tessuto della realtà e sulla potenziale diversità della vita oltre le tre dimensioni osservate nell’esperienza umana quotidiana. Loeb, un pioniere nella ricerca dell’intelligenza extraterrestre, sottolinea ulteriormente l’impatto trasformativo che tale tecnologia avrebbe sull’umanità, paragonandolo allo stupore di un abitante delle caverne nell’incontrare una città moderna.
La ricerca delle dimensioni nascoste da parte del CERN, attraverso le collisioni di particelle ad alta energia dell’LHC, mira a svelare i misteri dell’universo, comprese le forze fondamentali che ne hanno modellato la creazione. La scoperta del bosone di Higgs, o “particella di Dio”, nel 2012 ha segnato una pietra miliare significativa nella comprensione degli elementi costitutivi dell’universo, ponendo le basi per ulteriori esplorazioni nel regno quantistico.
La recente spedizione di Loeb in Papua Nuova Guinea, volta a recuperare potenziali “firme tecnologiche” della tecnologia aliena dall’impatto di un oggetto spaziale nel 2014, sottolinea il suo impegno nello scoprire prove di vita extraterrestre. Egli sostiene la riallocazione di una parte della spesa militare globale verso la ricerca di civiltà aliene, evidenziando i potenziali benefici di tali scoperte per l’umanità.
Il regista Mark Christopher Lee, dietro “The Paranormal UFO Connection”, fa eco ai sentimenti di Loeb, esprimendo ottimismo riguardo ai progressi del CERN e alla logica possibilità che civiltà più avanzate possano sfruttarli. dimensioni aggiuntive per i viaggi spaziali.
Le teorie di Loeb, unendo le avanguardie della fisica teorica e la continua ricerca della vita extraterrestre, offrono una visione avvincente di un universo molto più complesso e interconnesso di quanto precedentemente immaginato.
L’ipotesi di Loeb, dettagliata nel documentario “The Paranormal UFO Connection”, presuppone che le civiltà aliene, forse miliardi di anni avanti nei progressi tecnologici, potrebbero utilizzare ingegneria della gravità quantistica per attraversare queste dimensioni nascoste. Questo metodo ridurrebbe significativamente la probabilità di collisioni nello spazio, offrendo un passaggio senza soluzione di continuità attraverso il cosmo, afferma un rapporto del Daily Mail.
Il concetto di viaggiare attraverso dimensioni extraspaziali apre nuove prospettive sul tessuto della realtà e sulla potenziale diversità della vita oltre le tre dimensioni osservate nell’esperienza umana quotidiana. Loeb, un pioniere nella ricerca dell’intelligenza extraterrestre, sottolinea ulteriormente l’impatto trasformativo che tale tecnologia avrebbe sull’umanità, paragonandolo allo stupore di un abitante delle caverne nell’incontrare una città moderna.
La ricerca delle dimensioni nascoste da parte del CERN, attraverso le collisioni di particelle ad alta energia dell’LHC, mira a svelare i misteri dell’universo, comprese le forze fondamentali che ne hanno modellato la creazione. La scoperta del bosone di Higgs, o “particella di Dio”, nel 2012 ha segnato una pietra miliare significativa nella comprensione degli elementi costitutivi dell’universo, ponendo le basi per ulteriori esplorazioni nel regno quantistico.
La recente spedizione di Loeb in Papua Nuova Guinea, volta a recuperare potenziali “firme tecnologiche” della tecnologia aliena dall’impatto di un oggetto spaziale nel 2014, sottolinea il suo impegno nello scoprire prove di vita extraterrestre. Egli sostiene la riallocazione di una parte della spesa militare globale verso la ricerca di civiltà aliene, evidenziando i potenziali benefici di tali scoperte per l’umanità.
Il regista Mark Christopher Lee, dietro “The Paranormal UFO Connection”, fa eco ai sentimenti di Loeb, esprimendo ottimismo riguardo ai progressi del CERN e alla logica possibilità che civiltà più avanzate possano sfruttarli. dimensioni aggiuntive per i viaggi spaziali.
Le teorie di Loeb, unendo le avanguardie della fisica teorica e la continua ricerca della vita extraterrestre, offrono una visione avvincente di un universo molto più complesso e interconnesso di quanto precedentemente immaginato.
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