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NUOVA DELHI: Scienziati hanno avanzato una teoria secondo cui materia oscura potrebbe effettivamente essere un universo alternativo.
In un recente studio citato dal Daily Express, il dottor Arushi Bodas e il suo team dell’Istituto Enrico Fermi dell’Università di Chicago suggeriscono che la materia oscura potrebbe essere vista come un oggetto distorto universo parallelo che non si è mai pienamente sviluppato.
La materia oscura è sempre stata un concetto misterioso. Nonostante costituisca più dell’80% di tutta la materia nell’universo, gli scienziati non l’hanno mai osservato direttamente. La sua esistenza è dedotta dal comportamento di stelle, pianeti e galassie, che sarebbe impossibile da spiegare senza la presenza di materia oscura. Il problema è che la materia oscura è completamente impercettibile: non emette luce né energia e non può essere rilevata utilizzando sensori e rilevatori convenzionali.
La composizione della materia oscura è ancora speculativa. Mentre la materia visibile, nota anche come materia barionica, è costituita da particelle subatomiche chiamate barioni (come protoni, neutroni ed elettroni), la convinzione prevalente tra gli scienziati è che la materia oscura sia composta principalmente da materia non barionica, come i neutralini. o neutrini sterili.
Il nuovo studio suggerisce che la materia oscura esiste in un universo parallelo distorto all’interno del nostro, dove gli atomi non sono in grado di unirsi. Nel nostro universo, protoni e neutroni possiedono masse quasi identiche, consentendo la formazione di atomi stabili. Tuttavia, in questo potenziale universo ombra, protoni e neutroni hanno masse asimmetriche, risultando in un mix caotico di particelle subatomiche che raramente interagiscono. Questo è l’esatto opposto di come funziona la materia convenzionale e potrebbe spiegare perché la materia oscura non si aggrega.
Dagli anni ’30, gli astronomi sospettano la presenza di materia oscura, indicando che supera la materia ordinaria in un rapporto di 6 a 1. Le galassie e gli ammassi di galassie sono circondati da sfere massicce, note come “aloni”, di materia oscura. Gli astronomi teorizzano che questa notevole quantità di materiale deve essere composta da particelle che hanno un’interazione minima con la materia ordinaria o addirittura tra loro. La loro funzione primaria è quella di fornire la struttura gravitazionale per la materia luminosa.
Sebbene alcuni scienziati respingano ancora l’idea della materia oscura, ora esistono numerose prove a sostegno della sua esistenza. Una delle spiegazioni più semplici riguarda la rotazione delle galassie. Nonostante l’attrazione gravitazionale verso il Sole, le velocità dei pianeti danno luogo a orbite quasi circolari. Allo stesso modo, le stelle nelle galassie dovrebbero seguire uno schema simile, con quelle più lontane dal centro galattico che si muovono a un ritmo più lento rispetto a quelle più vicine ad esso. Tuttavia, le osservazioni hanno dimostrato che le stelle nelle regioni esterne delle galassie si muovono più velocemente del previsto. L’unica spiegazione plausibile per questa anomalia è la presenza di ulteriore materia invisibile che intensifica la forza gravitazionale sperimentata da queste stelle in rapido movimento.
In un recente studio citato dal Daily Express, il dottor Arushi Bodas e il suo team dell’Istituto Enrico Fermi dell’Università di Chicago suggeriscono che la materia oscura potrebbe essere vista come un oggetto distorto universo parallelo che non si è mai pienamente sviluppato.
La materia oscura è sempre stata un concetto misterioso. Nonostante costituisca più dell’80% di tutta la materia nell’universo, gli scienziati non l’hanno mai osservato direttamente. La sua esistenza è dedotta dal comportamento di stelle, pianeti e galassie, che sarebbe impossibile da spiegare senza la presenza di materia oscura. Il problema è che la materia oscura è completamente impercettibile: non emette luce né energia e non può essere rilevata utilizzando sensori e rilevatori convenzionali.
La composizione della materia oscura è ancora speculativa. Mentre la materia visibile, nota anche come materia barionica, è costituita da particelle subatomiche chiamate barioni (come protoni, neutroni ed elettroni), la convinzione prevalente tra gli scienziati è che la materia oscura sia composta principalmente da materia non barionica, come i neutralini. o neutrini sterili.
Il nuovo studio suggerisce che la materia oscura esiste in un universo parallelo distorto all’interno del nostro, dove gli atomi non sono in grado di unirsi. Nel nostro universo, protoni e neutroni possiedono masse quasi identiche, consentendo la formazione di atomi stabili. Tuttavia, in questo potenziale universo ombra, protoni e neutroni hanno masse asimmetriche, risultando in un mix caotico di particelle subatomiche che raramente interagiscono. Questo è l’esatto opposto di come funziona la materia convenzionale e potrebbe spiegare perché la materia oscura non si aggrega.
Dagli anni ’30, gli astronomi sospettano la presenza di materia oscura, indicando che supera la materia ordinaria in un rapporto di 6 a 1. Le galassie e gli ammassi di galassie sono circondati da sfere massicce, note come “aloni”, di materia oscura. Gli astronomi teorizzano che questa notevole quantità di materiale deve essere composta da particelle che hanno un’interazione minima con la materia ordinaria o addirittura tra loro. La loro funzione primaria è quella di fornire la struttura gravitazionale per la materia luminosa.
Sebbene alcuni scienziati respingano ancora l’idea della materia oscura, ora esistono numerose prove a sostegno della sua esistenza. Una delle spiegazioni più semplici riguarda la rotazione delle galassie. Nonostante l’attrazione gravitazionale verso il Sole, le velocità dei pianeti danno luogo a orbite quasi circolari. Allo stesso modo, le stelle nelle galassie dovrebbero seguire uno schema simile, con quelle più lontane dal centro galattico che si muovono a un ritmo più lento rispetto a quelle più vicine ad esso. Tuttavia, le osservazioni hanno dimostrato che le stelle nelle regioni esterne delle galassie si muovono più velocemente del previsto. L’unica spiegazione plausibile per questa anomalia è la presenza di ulteriore materia invisibile che intensifica la forza gravitazionale sperimentata da queste stelle in rapido movimento.
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