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I numeri
La ricerca ha esaminato le politiche di verifica dell’età e altre pratiche di 80 dispensari online, con sede in 32 stati, che vendono marijuana a clienti americani.
Lo studio ha rilevato che il 18,8% dei dispensari, ovvero quasi uno su cinque, “non richiedeva alcuna verifica formale dell’età in nessuna fase del processo di acquisto”. E che oltre l’80% ha accettato metodi di pagamento “non tracciabili”, come carte prepagate o contanti, “permettendo così ai giovani di nascondere le proprie transazioni”, hanno osservato gli autori.
Dei dispensari studiati, quasi un terzo consentiva la consegna oltre i confini statali e, di questi, il 95% offriva la consegna in stati con leggi sulla marijuana diverse dallo stato di origine del dispensario online. Il 5% dei dispensari prevedeva sconti per gli studenti.
Il contesto
I funzionari sanitari hanno espresso preoccupazione per gli effetti dell’uso di marijuana sullo sviluppo del cervello, in particolare in un’era di maggiore potenza dei farmaci e di diffusa legalizzazione. Secondo un sondaggio del 2022 finanziato dal National Institutes of Health, il 6,3% degli alunni di 12a elementare ha riferito di utilizzare cannabis quotidianamente nel 2021, così come il 2,1% degli alunni di 10a elementare e lo 0,7% di quelli di ottava elementare.
Circa un terzo degli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori aveva usato marijuana almeno una volta nel 2021, insieme al 20% degli alunni della decima elementare e all’8,3% degli alunni dell’ottavo anno.
L’uso della marijuana in queste fasce d’età è diminuito durante la pandemia; una teoria è che i giovani abbiano più difficoltà a procurarsi droghe, compresa la marijuana, e a consumarle senza supervisione.
Qual è il prossimo
Le vendite online di marijuana e la facilità di spedizione sembrerebbero rendere più facile l’accesso al farmaco per i minori, hanno osservato gli autori dello studio. “È imperativo”, hanno scritto nella loro conclusione, “richiedere rigorose procedure di verifica dell’età prima di acquistare cannabis online e stabilire una rigorosa sorveglianza dei dispensari di marijuana online per proteggere i giovani”.
Nel frattempo, hanno aggiunto, “i pediatri e gli operatori sanitari devono essere consapevoli della diffusa disponibilità di dispensari online e della potenziale diffusione della marijuana tra i minori”.
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