[ad_1]
Di Matteo Greco, analista di ricerca presso Fineqia International, società di investimenti fintech e asset digitali quotata in borsa
La SEC valuterà ora nuovamente la richiesta dell’ETF Bitcoin in scala di grigi e darà un nuovo verdetto a tempo debito.In seguito alla decisione del tribunale, il mercato ha registrato una forte ripresa con BTC che ha superato i 28.000 dollari prima di essere riportato al livello di prezzo di 26.000 dollari, che rispecchia il prezzo di scambio prima dell’annuncio della causa. La vittoria di Grayscale ha creato una certa volatilità prevista a breve termine, ma la decisione se Grayscale o qualsiasi altro gestore di asset digitali sarà in grado di quotare un ETF Bitcoin Spot deve ancora essere presa.
Questa vittoria di Grayscale ha causato un restringimento del Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), che ha raggiunto il 16% prima di stabilizzarsi intorno al 20%. Si tratta dello sconto più basso registrato dall’inizio del 2022. La riduzione dello sconto conferma la maggiore fiducia degli investitori riguardo alla possibilità di una futura conversione del trust in un ETF.
La SEC ha annunciato il ritardo relativo alla decisione di rifiutare o approvare gli ETF Bitcoin Spot. Tra l’1 e il 4 settembre, i documenti presentati da Bitwise, VanEck, iShares, WisdomTree, Invesco, Wise e Valkyrie hanno raggiunto la loro prima scadenza. La seconda scadenza è ora prevista tra il 16 e il 19 ottobre. Va ricordato che per ogni deposito ci sono quattro scadenze. Alla SEC è consentito, e ci si aspetta, di ritardare la propria decisione tre volte. L’ultima scadenza per tutte queste domande è metà marzo 2024.
La decisione della SEC non ha causato alcun forte movimento nel mercato poiché questo annuncio era ampiamente atteso da tutti gli investitori ed era già scontato. Gli investitori si aspettano che la SEC ritarderà la loro decisione il più a lungo possibile e molto probabilmente il risultato finale verrà rinviato al la quarta ed ultima scadenza.
A differenza degli Stati Uniti, dove negli ultimi mesi è andata avanti la lotta tra fornitori di servizi e autorità di regolamentazione, l’Asia continua a spingere per creare un ambiente favorevole per le imprese di asset digitali. Diversi paesi del continente asiatico hanno già confermato negli ultimi mesi una forte volontà di diventare un hub di risorse digitali e le azioni intraprese confermano questo desiderio.
Binance, il più grande scambio di risorse digitali a livello mondiale, ha lanciato la sua filiale giapponese all’inizio di agosto. L’exchange attualmente consente ai clienti giapponesi di scambiare 34 asset digitali, ma prevede di aumentare il numero di asset quotati fino a 100.
La SEBA Bank, una banca di criptovalute con sede in Svizzera, ha annunciato la scorsa settimana di aver ricevuto un’approvazione di principio da parte dell’autorità di regolamentazione dei titoli di Hong Kong. SEBA Bank diventa la quarta entità a ricevere dall’autorità di regolamentazione di Hong Kong.
L’Asia e l’Europa stanno cercando di conquistare una fetta maggiore del mercato degli asset digitali, grazie alla crescente incertezza negli Stati Uniti causata dalle recenti tensioni tra i fornitori di servizi e l’autorità di regolamentazione. La situazione sta favorendo la fuga di capitali dagli Stati Uniti verso altre giurisdizioni, in attesa di una decisione definitiva e chiara in merito alle cause legali relative alla quotazione e alle borse degli ETF.
[ad_2]
Source link