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LinkedIn sta lanciando la propria versione dei tag di partnership del marchio, con agli utenti ora viene richiesto di aggiungere etichette di partnership ufficiali sui post per i quali hanno ricevuto un compenso.
Come puoi vedere in questo esempio, condiviso da un esperto di social media Matt Navarragli utenti ora vedono un nuovo interruttore Brand Partnership nelle opzioni di creazione dei post che, una volta attivato, aggiunge un tag “Brand Partnership” nella parte superiore dell’aggiornamento, sotto il nome utente.
Il che sembra un posizionamento strano. Questo formato fa sembrare che “Brand Partnership” sia il titolo professionale dell’autore del post, anziché un tag per quel post specifico. Il motivo per cui LinkedIn non gli ha dato una propria linea separata sembra strano e potenzialmente si tratta di una svista che verrà corretta.
Ma concettualmente, LinkedIn sta cercando di allinearsi maggiormente con le altre piattaforme nel facilitare la trasparenza sulle partnership retribuite, il che, dato che sta lavorando anche per aiutare i creatori a migliorare la loro presenza nell’app, ha molto senso.
LinkedIn ha lavorato per fornire più strumenti ai creatori, al fine di aiutare gli influencer della piattaforma a costruire il proprio pubblico e la propria influenza. La logica estensione di ciò, quindi, sarà che i marchi vorranno anche lavorare con influencer del settore rilevanti nell’app, al fine di garantire approvazioni ed esposizione a gruppi più mirati.
In effetti, all’inizio di quest’anno, abbiamo riferito che anche LinkedIn sperimentando un nuovo approccio di analisi condivisa per i post, che consentirebbe agli utenti della sua opzione Modalità Creatore di condividere i dati di analisi con le aziende tramite campagne collaborative.
I nuovi tag Brand Partnership rappresentano un altro passo in questa direzione, che alla fine consentirà una maggiore collaborazione tra marchi e utenti nell’app.
L’aggiornamento probabilmente si riferisce anche al prossimo Digital Services Act (DSA) dell’UE, che include una serie di disposizioni sulla trasparenza nella pubblicità nelle app social. LinkedIn rileva inoltre che, in conformità con la legge, tutti i post etichettati come partnership con i marchi saranno pubblicamente ricercabili da membri e visitatori. La ricercabilità degli annunci è un requisito fondamentale delle nuove normative DSA.
Ma la spinta più ampia sembra essere allineata con l’aiutare i creatori a concentrarsi maggiormente su LinkedIn, con nuovi percorsi di monetizzazione probabilmente destinati a diventare il prossimo elemento del programma.
Così ora, se hai ricevuto un compenso da terzi per qualsiasi post nell’app, dovrai includere il tag Brand Partnership.
LinkedIn distribuirà i suoi nuovi tag Brand Partnership a tutti gli utenti a partire da questa settimana.
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