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Il telefono o il computer su cui stai leggendo questo articolo potrebbe non durare a lungo in questo mondo. Forse lo lascerai cadere nell’acqua, o il tuo cane ne farà un giocattolo da masticare, o raggiungerà l’obsolescenza. Se non puoi ripararlo e devi smaltirlo, il dispositivo diventerà un rifiuto elettronico, unendosi a una montagna allarmante di televisori, frigoriferi, lavatrici, macchine fotografiche, router, spazzolini elettrici e cuffie ormai fuori servizio. Si tratta di “apparecchiature elettriche ed elettroniche”, ovvero AEE, qualsiasi cosa dotata di una spina o di una batteria. È sempre più fuori controllo.
Con lo sviluppo delle economie e la diffusione dello stile di vita consumistico in tutto il mondo, i rifiuti elettronici si sono trasformati in una vera e propria crisi ambientale. Le persone che vivono nei paesi ad alto reddito possiedono, in media, 109 dispositivi EEE pro capite, mentre quelli che vivono nei paesi a basso reddito ne hanno solo quattro. Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite rileva che nel 2022 l’umanità ha prodotto 137 miliardi di libbre di rifiuti elettronici – più di 17 libbre per ogni persona sulla Terra – e ne ha riciclato meno di un quarto.
Ciò rappresenta anche un valore di circa 62 miliardi di dollari di materiali recuperabili, come ferro, rame e oro, che ogni anno finiscono nelle discariche per rifiuti elettronici. Di questo passo, i rifiuti elettronici cresceranno del 33% entro il 2030, mentre il tasso di riciclaggio potrebbe scendere al 20%. (Puoi vedere questa crescita nel grafico qui sotto: il viola rappresenta le AEE sul mercato, il nero sono i rifiuti elettronici e il verde è ciò che viene riciclato.)
“Ciò che mi ha davvero allarmato è che la velocità con cui questo fenomeno sta crescendo è molto più rapida della velocità con cui i rifiuti elettronici vengono adeguatamente raccolti e riciclati”, afferma Kees Baldé, uno specialista scientifico senior presso l’Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca. e autore principale del rapporto. “Consumiamo semplicemente troppo e smaltiamo le cose troppo velocemente. Compriamo cose di cui forse non abbiamo nemmeno bisogno, perché costano molto poco. E inoltre questi prodotti non sono progettati per essere riparati”.
L’umanità deve aumentare rapidamente i tassi di riciclaggio, sottolinea il rapporto. Nel primo grafico a torta qui sotto, puoi vedere la quantità significativa di metalli che potremmo risparmiare, principalmente ferro (simbolo chimico Fe, in grigio chiaro), insieme ad alluminio (Al, in grigio scuro), rame (Cu) e nichel (Ni). Altri metalli AEE includono zinco, stagno e antimonio. Nel complesso, il rapporto ha rilevato che nel 2022 i rifiuti elettronici generati contenevano 68 miliardi di libbre di metallo.
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