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Frax Finance ha fatto un passo avanti nel ripristinare il cambio delle commissioni di protocollo presentando giovedì una nuova proposta.
La proposta delinea la reintroduzione del cambio di commissione del protocollo, con il 50% del rendimento destinato a veFXS e il restante 50% utilizzato per acquistare altri asset Frax per l’accoppiamento nel FXS Liquidity Engine (FLE), secondo la proposta avanzata da Frax Giovedì la finanza. L’implementazione di FLE mira a rafforzare il bilancio di Frax, migliorando significativamente la liquidità per FXS e gli asset Frax abbinati.
Inoltre, la proposta elabora un nuovo sistema di tokenomics progettato per garantire completamente la stablecoin decentralizzata FRAX, oltre a suggerire miglioramenti alle strutture di rendimento. Per quanto riguarda la ricompensa di staking non liquida di veFXS, la proposta afferma che “gli staker di veFXS riceveranno le commissioni di protocollo totali al passaggio di questa proposta, aggiunte al distributore di rendimento veFXS sulla rete principale di Ethereum e successivamente al contratto di distributore di rendimento veFXS su Fraxtal.”
Frax Finance aveva inizialmente proposto di attivare il cambio delle commissioni di protocollo il 26 febbraio, annullando una precedente decisione di sospendere i premi, come riportato in precedenza da The Block. Sam Kazemian, il fondatore del protocollo, osservò all’epoca che Frax sentiva che “era il momento giusto per accendere l’enorme interruttore. Ci saranno un sacco di entrate.”
Frax Finance è responsabile dello sviluppo e della supervisione della stablecoin decentralizzata FRAX ancorata al dollaro USA, del token nativo FXS del protocollo e del token veFXS distribuito agli utenti dopo lo staking di FXS. Alle 17:32 del 21 marzo, FXS veniva scambiato a $ 7,48, mostrando un aumento dell’1,13% nelle ultime 24 ore, secondo la pagina dei prezzi FXS di The Block.
Immagine in primo piano: Freepik
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