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L’exchange di criptovalute Kraken ha presentato una mozione per archiviare la causa intentata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. La causa, avviata in seguito alla testimonianza vocale di Kraken davanti alle commissioni del Congresso, ha acceso un dibattito sui confini dell’autorità di regolamentazione.
La testimonianza di Kraken, resa il 10 maggio 2023, ha sottolineato le sue preoccupazioni riguardo alla mancanza di una regolamentazione completa che governi il settore delle risorse digitali. L’exchange ha sottolineato la necessità di regole su misura per salvaguardare i consumatori e gli investitori, sostenendo anche limitazioni alla giurisdizione della SEC nell’elaborazione delle normative sugli scambi di criptovalute.
La successiva decisione della SEC di citare in giudizio Kraken, che l’exchange vede come una ritorsione per il suo esplicito sostegno, ha scatenato una battaglia legale incentrata su questioni fondamentali relative all’autorità di regolamentazione e alla protezione degli investitori.
Al centro della difesa di Kraken c’è l’affermazione che le accuse della SEC mancano di sostanza, concentrandosi esclusivamente su argomenti basati sulla registrazione piuttosto che su accuse di frode o danni ai consumatori. Kraken contesta l’interpretazione della SEC dei token crittografici come “contratti di investimento”, sostenendo che la SEC non riesce a stabilire la presenza di un accordo contrattuale tra acquirenti ed emittenti di token, un requisito fondamentale ai sensi dei precedenti legali esistenti.
Dibattito legale: interpretazione del test di Howey nella sfera delle criptovalute
Inoltre, Kraken contesta l’applicazione da parte della SEC del test di Howey, uno standard legale fondamentale per determinare se una transazione costituisce un contratto di investimento. L’exchange sostiene che l’interpretazione espansiva del test di Howey da parte della SEC, senza elementi necessari come investimenti condivisi o aspettative di profitti da un’impresa comune, costituisce un pericoloso precedente per un’eccessiva portata normativa.
KRAKEN ESORTA A RESPINGERE LA CAUSA DELLA SEC: DICHIARA CHE LA RICHIESTA DELLA SEC ERA “IMPACE”
– @krakenfx ha presentato una mozione per archiviare la causa intentata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) lo scorso novembre.
– La causa ha accusato Kraken di varie accuse, tra cui aver operato senza… https://t.co/AyLOGebig2 pic.twitter.com/L8MqN4jNU6
— BSCN (@BSCNews) 23 febbraio 2024
La mozione di licenziamento di Kraken invoca anche la Dottrina delle Domande Maggiori, un principio legale volto a frenare l’espansione arbitraria delle agenzie senza una chiara autorizzazione del Congresso. L’exchange sostiene che i tentativi della SEC di estendere la propria giurisdizione al fiorente settore degli asset digitali mancano di un mandato da parte del Congresso, sollevando preoccupazioni sull’abuso del potere normativo.
A sua difesa, Kraken sottolinea il proprio impegno nel sostenere quadri normativi chiari e coerenti che promuovono l’innovazione salvaguardando al contempo i partecipanti al mercato. L’exchange sostiene che, sebbene la chiarezza normativa sia essenziale, l’approccio della SEC al contenzioso riflette un allarmante allontanamento dalle norme legali stabilite, potenzialmente soffocando l’innovazione e impedendo la crescita del settore delle criptovalute.
L’exchange di criptovalute Kraken ha presentato una mozione per archiviare la causa intentata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. La causa, avviata in seguito alla testimonianza vocale di Kraken davanti alle commissioni del Congresso, ha acceso un dibattito sui confini dell’autorità di regolamentazione.
La testimonianza di Kraken, resa il 10 maggio 2023, ha sottolineato le sue preoccupazioni riguardo alla mancanza di una regolamentazione completa che governi il settore delle risorse digitali. L’exchange ha sottolineato la necessità di regole su misura per salvaguardare i consumatori e gli investitori, sostenendo anche limitazioni alla giurisdizione della SEC nell’elaborazione delle normative sugli scambi di criptovalute.
La successiva decisione della SEC di citare in giudizio Kraken, che l’exchange vede come una ritorsione per il suo esplicito sostegno, ha scatenato una battaglia legale incentrata su questioni fondamentali relative all’autorità di regolamentazione e alla protezione degli investitori.
Al centro della difesa di Kraken c’è l’affermazione che le accuse della SEC mancano di sostanza, concentrandosi esclusivamente su argomenti basati sulla registrazione piuttosto che su accuse di frode o danni ai consumatori. Kraken contesta l’interpretazione della SEC dei token crittografici come “contratti di investimento”, sostenendo che la SEC non riesce a stabilire la presenza di un accordo contrattuale tra acquirenti ed emittenti di token, un requisito fondamentale ai sensi dei precedenti legali esistenti.
Dibattito legale: interpretazione del test di Howey nella sfera delle criptovalute
Inoltre, Kraken contesta l’applicazione da parte della SEC del test di Howey, uno standard legale fondamentale per determinare se una transazione costituisce un contratto di investimento. L’exchange sostiene che l’interpretazione espansiva del test di Howey da parte della SEC, senza elementi necessari come investimenti condivisi o aspettative di profitti da un’impresa comune, costituisce un pericoloso precedente per un’eccessiva portata normativa.
KRAKEN ESORTA A RESPINGERE LA CAUSA DELLA SEC: DICHIARA CHE LA RICHIESTA DELLA SEC ERA “IMPACE”
– @krakenfx ha presentato una mozione per archiviare la causa intentata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) lo scorso novembre.
– La causa ha accusato Kraken di varie accuse, tra cui aver operato senza… https://t.co/AyLOGebig2 pic.twitter.com/L8MqN4jNU6
— BSCN (@BSCNews) 23 febbraio 2024
La mozione di licenziamento di Kraken invoca anche la Dottrina delle Domande Maggiori, un principio legale volto a frenare l’espansione arbitraria delle agenzie senza una chiara autorizzazione del Congresso. L’exchange sostiene che i tentativi della SEC di estendere la propria giurisdizione al fiorente settore degli asset digitali mancano di un mandato da parte del Congresso, sollevando preoccupazioni sull’abuso del potere normativo.
A sua difesa, Kraken sottolinea il proprio impegno nel sostenere quadri normativi chiari e coerenti che promuovono l’innovazione salvaguardando al contempo i partecipanti al mercato. L’exchange sostiene che, sebbene la chiarezza normativa sia essenziale, l’approccio della SEC al contenzioso riflette un allarmante allontanamento dalle norme legali stabilite, potenzialmente soffocando l’innovazione e impedendo la crescita del settore delle criptovalute.
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