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Durata della perauna piattaforma di sviluppo di app peer-to-peer (P2P) open source, è stata lanciata da Perforatoreuna società P2P sostenuta da Tether.
Questa piattaforma è destinata a ridefinire lo sviluppo di app offrendo una soluzione sicura, efficiente, scalabile ed economica per gli sviluppatori. Con Pear Runtime, gli sviluppatori possono creare applicazioni illimitate sfruttando la solida infrastruttura P2P open source, garantendo di non dover sostenere costi per l’infrastruttura server né ora né in futuro.
Lo sviluppo di Pear Runtime è guidato da un team orientato alla missione, dedicato alla creazione della piattaforma più sicura, efficiente e conveniente disponibile. Mirano a sfidare e trasformare l’attuale panorama Web 2.0, incoraggiando la comunità di sviluppo di app ad abbracciare un nuovo paradigma che dia priorità alla sicurezza, all’efficienza e al risparmio sui costi. Pear Runtime fornisce una base per lo sviluppo di applicazioni che interrompono le applicazioni e i servizi Internet tradizionali.
Al centro dell’innovazione di Pear Runtime c’è la semplificazione della creazione di applicazioni peer-to-peer. La piattaforma fornisce agli sviluppatori gli strumenti e le soluzioni necessari per creare app P2P in cui gli utenti hanno la completa sovranità sui propri dati. Eliminando la dipendenza da server centralizzati, Pear Runtime facilita la comunicazione diretta tra dispositivi e utenti per creare un ecosistema digitale più privato, sicuro e decentralizzato.
La visione si estende all’immaginazione di un servizio di streaming P2P in cui gli artisti si connettono direttamente con il proprio pubblico senza intermediari, una piattaforma di apprendimento decentralizzata che colmi le lacune di conoscenza a livello globale e un motore di ricerca imparziale e libero dalla censura dei creatori.
“La nostra missione è dimostrare che Pear Runtime può consentire agli utenti di godere delle libertà economiche, sociali e creative che costituiscono i valori fondamentali di Internet”, ha commentato Paolo Ardoino, co-fondatore e chief Strategy Officer di Holepunch. “Sfidiamo l’idea convenzionale secondo cui i server sono indispensabili per l’interazione online e rifiutiamo l’idea che la comunicazione tra utenti richieda la connessione a misteriosi data center. Il nostro obiettivo è smantellare l’idea sbagliata secondo cui il lancio di un’impresa digitale richiede costi esorbitanti per l’infrastruttura dei server”.
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