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C’era questo sistema di test che comprendeva un’enorme fila di rack per apparecchiature in cui sarebbero stati montati vari elementi dell’attrezzatura di test. Questi oggetti erano un multimetro digitale, un oscilloscopio, diversi generatori di segnali e così via. Ciascuna sezione del gruppo rack aveva una lampada al neon montata alla base che avrebbe dovuto indicare che la tensione di linea CA a 400 Hz era attivata o disattivata per l’apparecchiatura montata in quella sezione del rack.
Progettato essenzialmente come segue in Figura 1l’idea non ha funzionato.
Figura 1 Piano indicatore della lampada al neon in cui la tensione di linea era sempre presente e applicata alle apparecchiature installate all’interno di ciascuna sezione tramite un relè di potenza in cui il singolo set di contatti SPST azionava la lampada al neon di quella sezione.
La tensione di linea era sempre presente ma veniva applicata alle apparecchiature installate all’interno di ciascuna sezione tramite un relè di alimentazione di cui un set di contatti SPST doveva azionare la lampada al neon di quella sezione. Il problema era che la lampada al neon di ogni sezione lo avrebbe fatto rimani sempre accesoindipendentemente dallo stato del relè e dallo stato di alimentazione dell’apparecchiatura.
Nessuna lampada al neon si spegnerebbe mai.
C’era molto rumore a riguardo con tutti i tipi di accuse e atteggiamenti, dito puntato, rimproveri, ricerca di un capro espiatorio e così via, ma il problema in sé non è mai stato risolto. Ciò che era stato trascurato è mostrato come segue figura 2.
figura 2 Il colpevole era la capacità parassita del cablaggio attraverso il quale era collegato ciascun contatto SPST che manteneva ogni lampada al neon visibilmente accesa.
Ciascun contatto SPST era cablato tramite un cablaggio che imponeva una capacità parassita sui contatti dell’interruttore previsto. Quando l’SPST era impostato su aperto, la capacità parassita forniva un’impedenza sufficientemente bassa da consentire comunque il flusso di corrente CA e quel livello di corrente era sufficiente per mantenere la lampada al neon visibilmente accesa.
Geniale, eh?
John Dunn è un consulente elettronico e si è laureato al Polytechnic Institute di Brooklyn (BSEE) e alla New York University (MSEE).
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L’errore post Lampada al neon è apparso per la prima volta su EDN.
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