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Sembra che stiamo vivendo una nuova era di cupo realismo nei simulatori gestionali. Artisti del calibro di This War of Mine e Frostpunk evitano una crescita ottimistica a favore di una triste sopravvivenza a tutti i costi. L’ultimo di questo ciclo è War Hospital, un triage-em-up dell’era della Prima Guerra Mondiale che ti vede supervisionare un complesso medico sotto implacabile assalto delle forze nemiche.
Interpreti Henry Wells, un medico in pensione riportato nel sangue e nel fango per gestire un ospedale da campo. Circondato da personale medico stanco e da personale militare burbero che gli abbaia ordini, Wells deve tenere a galla l’ospedale e salvarne quanti più possibile. Come si addice all’ambientazione, il tono è scuro e non si schiarisce mai. Il tutorial inizia con un’operazione fallita e la tua prima introduzione a un cimitero che potrebbe traboccare.
Il ciclo principale prevede lo screening dei pazienti in arrivo e l’invio dalla zona di smistamento delle vittime al centro operativo. Ogni soldato ferito ha un file e una serie di statistiche che ti aiuteranno a giudicare se autorizzarlo o meno a un intervento chirurgico. Quelli a cui è stato negato il trattamento ti supplicano di provare a salvarli, mentre quelli sul tavolo operatorio potrebbero non farcela comunque.
Una volta riabilitati i pazienti, si ha la scelta moralmente impegnativa di lasciarli tornare a casa o rimandarli in trincea. Mantenere un elenco sano di soldati guariti è la chiave per il successo della campagna. Rimandarli in prima linea impedisce al nemico di sopraffare l’ospedale, ma potresti anche dover aumentare il morale del campo lasciandoli tornare a casa.
Di tanto in tanto arrivano ordini che mettono alla prova il delicato equilibrio dell’ospedale. Il triage dei VIP, la sopravvivenza ad attacchi sporadici da parte delle forze nemiche e l’assunzione di missioni di ricognizione interrompono l’obiettivo principale di eliminare i pazienti.
Man mano che le risorse diminuiscono e il morale diminuisce, mescolerai il personale e raschierai alberi di aggiornamento in una routine a volte noiosa. Per fortuna, l’interfaccia utente semplifica la navigazione dei menu e la navigazione nel campo; tutte le azioni sono mappate su ruote radiali che iniziano in modo goffo ma alla fine diventano una seconda natura.
Per quanto questo si presenti come un’alternativa che fa riflettere a giochi del calibro di Two Point Hospital, gran parte di esso ti vede semplicemente pedalare attraverso movimenti familiari. La ricca atmosfera e l’ambientazione degna sono compromesse da una visione ristretta.
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