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Come previsto, Meta l’ha fatto ha intentato una nuova azione legale in opposizione alla FTC che cerca di implementare ulteriori restrizioni sulla capacità dell’azienda di utilizzare i dati degli utenti nel targeting degli annunci, in particolare relativi agli utenti adolescenti.
Il caso risale all’accordo di Meta con la FTC del 2019, in cui la piattaforma social è stata multata per una cifra record di 5 miliardi di dollari per violazioni della privacy derivanti dall’art Scandalo Cambridge Analyticache ha raccolto informazioni da oltre 50 milioni di profili utente di Facebook a cui ha avuto accesso la losca società di analisi allo scopo di influenzare le azioni degli elettori.
Sebbene quel caso specifico sia stato effettivamente risolto, molti esperti hanno criticato la mancanza di nuove regole e/o restrizioni implementate di conseguenza, che da allora ha consentito a Meta di violare alcuni elementi delle condizioni implicite nell’ordine originale della FTC.
Basato su questo, lo scorso maggio la FTC ha presentato una nuova mozione per rettificare questo problema, estendendo l’accordo originale del 2019 per includere nuove disposizioni per impedire a Meta di trarre profitto dai dati raccolti da utenti di età inferiore ai 18 anni. Le nuove modifiche implementerebbero anche restrizioni sull’uso di Meta da parte di tecnologia di riconoscimento facciale, con entrambe le misure focalizzate principalmente su nuovi casi d’uso nel contesto della spinta del metaverso VR di Meta.
Meta ha contrastato la spinta della FTC alla fine dello scorso anno, sostenendo che le sue azioni sono in realtà in violazione della Costituzione degli Stati Uniti. Ma a novembre, un giudice federale ha stabilito che la FTC poteva portare avanti la sua proposta.
Meta ha allora segnalato la propria intenzione di ricorrere in appello, cosa che ora ha fatto, con una nuovo deposito per un’ingiunzione in attesa della fase successiva.
Il caso ha importanti implicazioni per l’azienda, soprattutto perché cerca di sviluppare nuovi sistemi allineati con l’utilizzo della realtà virtuale e la personalizzazione delle esperienze utente all’interno delle sue nuove piattaforme. Ma allo stesso tempo, molti sostengono che la FTC ha ragione ad anticipare la situazione adesso, prima che il metaverso diventi una preoccupazione più grande e, come Facebook prima di esso, vada fuori controllo, poiché Meta potenzialmente dà priorità alla crescita rispetto alla privacy dei dati, in particolare per gli utenti vulnerabili.
Oltre alle nuove restrizioni sull’uso dei dati sugli adolescenti, anche la FTC sta cercando una nuova restrizione che impedirebbe a Meta di rilasciare nuovi prodotti fino a quando non saranno stati valutati per la privacy, nonché un più forte monitoraggio da parte di terzi dell’utilizzo dei dati.
Sembra prudente che la FTC intraprenda un’azione proattiva su questo fronte, anche se Meta è determinata a contrastare i cambiamenti, con la battaglia legale destinata a proseguire ancora per qualche tempo.
Ma proprio come l’intelligenza artificiale, è necessaria una regolamentazione, in qualche forma, ed è importante che la FTC spinga su aree che, a suo avviso, potrebbero portare a danni futuri, in particolare riguardo allo sviluppo delle tecnologie.
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