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Secondo quanto riferito, l’exchange di criptovalute australiano CoinSpot è stato violato per 2,4 milioni di dollari in una “probabile compromissione della chiave privata” su almeno uno dei suoi hot wallet.
Secondo un post dell’8 novembre sul suo canale Telegram, il detective della blockchain ZachXBT ha evidenziato due transazioni entrate nel portafoglio del presunto hacker. Successivamente, il proprietario del portafoglio ha trasferito i fondi alla rete Bitcoin (BTC) tramite ThorChain e Wan Bridge.
Nei commenti inviati via email a Cointelegraph, la società di sicurezza blockchain CertiK ha affermato che il presunto exploit era il risultato di una “probabile compromissione della chiave privata” su almeno un hot wallet CoinSpot.
Secondo i dati di Etherscan, una transazione per un totale di 1.262 Ether (ETH), del valore di 2,4 milioni di dollari ai prezzi attuali, proveniva da un noto portafoglio CoinSpot ed è entrata nel portafoglio del presunto hacker.
Il proprietario dell’indirizzo del wallet che ha ricevuto i 1.262 ETH ha quindi iniziato ad effettuare una serie di trasferimenti. In due transazioni separate, il proprietario del portafoglio ha scambiato 450 ETH con 24 Wrapped Bitcoin (WBTC) tramite Uniswap.
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Nei successivi 10 minuti, l’indirizzo ha scambiato 831 ETH con Bitcoin tramite Thorchain, inviando Bitcoin a quattro diversi indirizzi di portafoglio, secondo i dati investigativi di CertiK visualizzati da Cointelegraph.
Una ricerca sui dati BTCScan di Bitcoin Explorer ha mostrato che il proprietario dei quattro portafogli Bitcoin distribuiva i BTC presumibilmente mal guadagnati a più nuovi portafogli, trasferendo ogni volta divisioni più piccole dei fondi a nuovi portafogli aggiuntivi.
Questa è una tattica comunemente utilizzata dagli aggressori per prolungare il processo di indagine, rendendo più difficile tenere traccia della totalità dei fondi rubati.
CoinSpot è stato fondato nel 2013 e attualmente rappresenta il più grande scambio di criptovalute in Australia per numero di utenti segnalati, servendo circa 2,5 milioni di clienti. Lo scambio è regolato dall’autorità di vigilanza finanziaria australiana AUSTRAC e l’autorità di regolamentazione ha concesso una licenza australiana per il cambio di valuta digitale.
CoinSpot ha risposto immediatamente a una richiesta di commento da parte di Cointelegraph.
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