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Le notizie secondo cui decine di milioni di dollari in criptovalute sarebbero destinate a finanziare le operazioni palestinesi in Israele sono probabilmente “sopravvalutate”, ha affermato Chainalysis. L’unità forense ha pubblicato un post sul blog sostenendo che i flussi di finanziamenti crittografici a Hamas e ai gruppi affiliati sono diventati gonfiati ben oltre la realtà. Pur riconoscendo che è fondamentale fermare qualsiasi finanziamento del terrorismo attraverso le criptovalute, Chainalysis ha affermato che è anche importante capire come funzionano effettivamente tali finanziamenti, per evitare che portino a idee sbagliate.
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