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Sony sta attualmente affrontando una significativa minaccia alla sicurezza informatica. Secondo i rapporti, un nuovo gruppo di ransomware denominato “Ransomed.vc” rivendica la responsabilità di essersi infiltrato nei loro sistemi. L’audace mossa del gruppo non si è limitata a semplici rivendicazioni; hanno rilasciato screenshot come prova della loro violazione “riuscitata”.
Gli screenshot condivisi rappresentavano directory, file e persino codice sorgente dei sistemi interni di Sony. Questo atto è stato una chiara dimostrazione delle capacità del gruppo e della loro intenzione di dimostrare l’autenticità delle loro affermazioni.
Chi è il gruppo Ransomed.vc?
Nonostante sia un nome relativamente nuovo nell’arena del crimine informatico, Ransomed.vc ha rapidamente guadagnato notorietà. Il loro modus operandi prevede di prendere di mira aziende di alto profilo, esfiltrare dati sensibili e quindi chiedere riscatti in cambio della mancata divulgazione al pubblico delle informazioni rubate. Sono operativi solo da settembre ma hanno collegamenti a gruppi e forum precedenti.
Dov’è la prova?

Il nuovo gruppo di ransomware afferma di aver compromesso con successo tutti i sistemi Sony, ma hanno le prove per sostenerlo? Finora, il gruppo ha incluso alcuni dati a prova di hacking, ma non si tratta necessariamente di informazioni convincenti. Le informazioni che hanno divulgato consistono in diversi file Java, schermate di una pagina di accesso interna e una presentazione PowerPoint che delinea i dettagli del banco di prova.
Ransomed.vc ha anche pubblicato un albero dei file della fuga di notizie. La cosa insolita è che ha solo meno di 6.000 file, il che è poco considerando che dovrebbe avere “tutti i sistemi Sony”. I file includono file HTML, “file di registro della creazione” e varie risorse Java.
Sony deve ancora rilasciare una dichiarazione
Sony deve ancora rilasciare una dichiarazione ufficiale sulla presunta violazione dei propri sistemi da parte di Ransomed.vc. Dovremo aspettare e vedere come risponderanno a questa situazione e quali misure prenderanno per mitigare il potenziale danno. Se può consolarti, questo non è il primo rodeo di Sony quando si tratta di affrontare minacce alla sicurezza.
Il PlayStation Network di Sony ha subito una massiccia violazione nel 2011, compromettendo circa 77 milioni di account registrati e rendendo le funzionalità online completamente inutilizzabili. La gravità di quella violazione fu così profonda che Sony dovette rivolgersi al Congresso e in seguito offrì giochi e compensi monetari agli utenti interessati.
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