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Un gruppo di oltre una dozzina di studi di giochi ha iniziato a boicottare Unità in risposta alle controverse modifiche alle tariffe di licenza addebitate agli sviluppatori che utilizzano il popolare motore di gioco. La società ha suscitato scalpore all’inizio di questo mese quando ha annunciato che agli sviluppatori che utilizzano Unity verrà addebitata una tariffa per installazione quando il loro titolo supera un certo numero di installazioni.
16 studi cinematografici ritirano le loro pubblicità su Unity e IronSource per protestare contro la nuova tariffa di runtime di Unity
Come riportato da Mobilegamer.biz, 16 studi hanno aderito al boicottaggio di Unity per protestare contro la nuova politica sulle commissioni di runtime per gli sviluppatori che utilizzano il motore. Gli studi coinvolti nel boicottaggio hanno disattivato la monetizzazione di Unity Ads e IronSource nei loro titoli con la speranza che perseguire i profitti dell’azienda la costringerà a invertire la nuova politica sulle tariffe di runtime. Sebbene gli studi che partecipano al boicottaggio al momento siano prevalentemente produttori di giochi per dispositivi mobili, il gruppo ha pubblicato una lettera collettiva chiedendo ad altri sviluppatori di tutto il settore dei giochi di unirsi a loro.
Secondo la nuova politica sulle commissioni di runtime proposta da Unity, guidata dal controverso ex CEO di EA John Riccitiello, gli sviluppatori che utilizzano il motore potrebbero potenzialmente vedere le tariffe di licenza che pagano alla società salire alle stelle. Uno dei cambiamenti più controversi riguarda le nuove tariffe pay-per-install, che vedrebbero gli sviluppatori pagare una tariffa di licenza ogni volta che un utente installa un gioco Unity anziché essere addebitato per vendita. Ciò potrebbe avere un effetto scoraggiante sui servizi in abbonamento come PS Plus, dove sono già disponibili diversi giochi basati su Unity, poiché Sony potrebbe scegliere di non offrire più titoli Unity per evitare i costi di licenza.
Il motore Unity è diventato una scelta popolare per molti sviluppatori più piccoli nel corso degli anni grazie in parte al costo precedentemente basso delle sue tariffe di licenza rispetto ad altri motori. Le controverse modifiche alla tariffa di runtime di Unity hanno già portato lo sviluppatore di Slay the Spire, Mega Crit, ad adottarle Twitter affermando che non utilizzerà più Unity per il suo nuovo gioco a meno che le politiche non vengano invertite. Le conseguenze delle modifiche alla tariffa di runtime potrebbero rivelarsi un vantaggio inaspettato per Epic Games se gli sviluppatori scegliessero di utilizzare il suo popolare Unreal Engine al posto del motore Unity, precedentemente più conveniente.
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