I vampiri hanno un brutto colpo, pensiamo. Grazie ad alcune mele marce come Dracula e Kristen Stewart ci siamo abituati a vedere i vampiri come creature insidiose della notte, ma ci sono anche molti vampiri divertenti. Il conte Duckula, per esempio, e quello di Sesame Street che dice “Ah-ah-ah!” Comunque, quello che stiamo dicendo è che dobbiamo smetterla di trattare ogni persona che vediamo con zanne e mantello come se stessero per mordirci. È uno stereotipo e può essere abbastanza doloroso.
Vampire: The Masquerade – Swansong è una versione interessante della narrativa sui vampiri in quanto non demonizza realmente i vampiri e, semmai, sono i devoti cristiani che vengono presentati in una luce più nefasta. In questo gioco di avventura ricco di narrativa, interpretiamo tre vampiri onesti a Dio, succhiasangue che cercano di negoziare la loro pericolosa situazione politica in una società clandestina di esseri soprannaturali che vivono a Boston.
La trama è incentrata su cospirazioni e tradimenti e Ribellionese una minaccia esistenziale alla non vita dei vampiri come la conosciamo. È tutto molto serio e forse un po’ troppo secco, ma c’è una gran quantità di affascinanti tradizioni da assorbire derivate dal Vampiro: La Masquerade gioco di ruolo da tavolo. I vampiri in cui interpretiamo sono un miscuglio: la spogliarellista diventata proprietaria di un night club è un po’ blanda, ma quella che è appena uscita dal manicomio per vampiri è divertente. La storia è per lo più piuttosto avvincente.
Il problema più grande di Swansong è che a volte forse non è così chiaro come potrebbe essere su ciò che dovresti effettivamente fare o su come aggirare determinati problemi, e scoprirai che sono tentativi ed errori che ti fanno passare. Ci sono anche un paio di problemi tecnici, incluso uno in cui abbiamo passato anni a girovagare cercando di risolvere un enigma solo per ripristinare il gioco e scoprire che la soluzione al problema non era stata caricata la prima volta. Non bello.