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Un nuovo rapporto afferma che Unity sta tagliando circa 1.800 posti di lavoro, ovvero circa il 25% dei suoi dipendenti, secondo un documento normativo e una nota interna della società ottenuti da Reuters di lunedi.
Secondo quanto riferito, questa è la più grande ondata di licenziamenti nella storia della società di software, molto più ampia di quella avvenuta in quel periodo Novembre dello scorso anno– e sarà completato entro la fine di marzo. Unity ha subito tre precedenti cicli di licenziamenti negli ultimi 12 mesi.
“Stiamo… riducendo il numero di cose che stiamo facendo per concentrarci sul nostro core business e promuovere il nostro successo e la nostra redditività a lungo termine”, ha scritto il CEO ad interim Jim Whitehurst in una nota interna ottenuta da Reuters. La nota è stata inviata a tutti i dipendenti Unity l’8 gennaio.
La mia città ha contattato Unity Software per un commento.
Il prodotto principale di Unity Software è il motore Unity, un motore di gioco flessibile e popolare che alimenta numerosi giochi grandi e piccoli, inclusi Heartstone E Pokémon GO. L’azienda è stata al centro di una massiccia polemica lo scorso settembre quando ha annunciato modifiche al modo in cui avrebbe addebitato agli sviluppatori e agli editori l’utilizzo della sua tecnologia. Gli sviluppatori sarebbero potenzialmente pronti a pagare per ogni installazione, il che potrebbe essere costoso per i successi mobili free-to-play o i giochi popolari su piattaforme come Steam. In seguito al fallimento dell’implementazione di queste modifiche, è seguita rapidamente un’enorme reazione da parte degli sviluppatori. È diventato così forte che alla fine la compagnia si scusò e tornò indietro maggior parte dei suoi nuovi piani.
In ottobre, poco dopo che tutto ciò accadde, L’allora amministratore delegato di Unity, John Ricetello, si è dimesso. Fu allora che l’attuale amministratore delegato ad interim, Whitehurst, rilevò l’azienda. A novembre, durante l’ultima tornata di licenziamenti, il nuovo CEO affermò che l’azienda aveva bisogno di un “Ripristina.”
Questi ultimi licenziamenti continuano una tendenza orribile nel settore dei videogiochi che ha visto un Si stima che nel 2023 si perderanno 6.000 posti di lavoro. E sembra che le cose non miglioreranno nel 2024.
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